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LO STRANO CASO DELLA PAPERA ASSASSINA

Un caso studio

Una giovane donna è stata trovata morta nel suo appartamento. Chi l'ha uccisa?

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Il caso

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Giulia, una giovane dipendente di una famosa azienda di export in Asia, è stata trovata morta nel suo appartamento al terzo piano di una palazzina in centro città, la sera di sabato 30 gennaio. La donna, che aveva ricevuto da poco una promozione importante, era appena tornata da un viaggio di lavoro in Giappone.

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A dare l'allarme Paolo, il suo fidanzato, che l'ha trovata riversa a terra e ha chiamato i soccorsi, poco dopo le 20:30. Accanto alla donna è stata rinvenuta una statua in ceramica di una papera, l'arma del delitto. Giulia teneva in mano il cellulare: sembra che abbia provato a chiamare il fratello Leonardo. Per questo motivo la polizia ritiene che la donna abbia avuto il tempo di digitare il numero del fratello prima di morire.

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I vicini di Giulia hanno riportato frequenti litigi fra lei e Paolo, di cui uno piuttosto violento la mattina stessa dell'omicidio. Sembra che la coppia fosse in procinto di lasciarsi. I conoscenti hanno invece raccontato di quanto la donna fosse contenta della promozione e di partire per il suo primo viaggio di lavoro in Giappone; per il resto pare che Giulia non avesse problemi finanziari o nemici di sorta.

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La scientifica ha rilevato segni di colluttazione sulle braccia: Giulia ha tentato di difendersi prima di ricevere il colpo fatale alla nuca. A sostenere la tesi l'orologio che la vittima portava al polso, fermo alle 20:23 e col quadrante rotto al momento del ritrovamento.
La sua agenda del giorno prevedeva solo un incontro col fratello, alle 11 di mattina, e un colloquio con la sua amica e collega di lavoro, Miriam, all'ora di pranzo.

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tabulati telefonici di Giulia hanno rivelato una lunga telefonata con Paolo, intorno alle 9 di mattina, e una serie di chiamate senza risposta da parte del fratello Leonardo, a partire dalle 12. Le telecamere del palazzo hanno registrato il passaggio al terzo piano di tre conoscenti di Giulia, il giorno dell'omicidio: Leonardo, che si è presentato dalla vittima due volte, prima fra le 11 e le 11:30 e poi fra le 12:20 e le 12:25, Miriam, fra le 12 e le 12:30 e infine Paolo, intorno alle 20:20.

arma delitto

L'arma del delitto

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Le testimonianze

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Leonardo

Miriam

Paolo

"Sono passato da Giulia prima di pranzo. Mi ha raccontato del viaggio da cui era tornata... sembrava molto contenta. Mi ha anche mostrato il souvenir che aveva comprato in viaggio.
Dato che poco dopo avrebbe avuto un incontro di lavoro me ne sono andato verso le undici e mezza. Una volta arrivato a casa, però, mi sono accorto di aver dimenticato le chiavi da lei, così le ho telefonato più volte.
Visto che non mi rispondeva sono tornato a casa sua, ma non mi ha risposto al citofono. Proprio mentre stavo per telefonarle di nuovo mi sono accorto di avere le chiavi nella tasca della giacca! Allora sono tornato a casa."

"Avevo appuntamento con Giulia, a casa sua, alle 12. Doveva essere un incontro di lavoro - ci dovevamo coordinare su come procedere con l'export in Giappone, al ritorno dal suo viaggio - ma abbiamo finito per chiacchierare del più e del meno. O meglio, Giulia mi ha raccontato del suo viaggio e di quanto fosse contenta della promozione ottenuta. Mi ha spiegato per filo e per segno ogni singola cosa che ha fatto durante le due settimane in Giappone, e mi avrebbe perfino mostrato tutte le cose che aveva acquistato, se non l'avessi fermata!
Dopo aver finalmente discusso anche del lavoro, sono corsa in ufficio per un altro appuntamento. Sarò rimasta da Giulia una mezz'ora, in cui abbiamo solo parlato del viaggio e del lavoro. Non mi è sembrato che ci fosse nulla di strano rispetto al solito."

"Io e Giulia stavamo insieme da quattro anni. Negli ultimi tempi, però, le cose non andavano benissimo: io avrei voluto che andassimo a vivere insieme, ma lei aveva questo sogno nel cassetto di ottenere la promozione e andare avanti e indietro dal Giappone! Anche il giorno in cui è morta avevamo litigato per questo motivo... è stata proprio una brutta discussione. Io ero contento per lei, perchè sapevo che aveva ottenuto un incarico molto ambito in azienda, ma non vedevo un futuro per la nostra relazione.
Dopo quel litigio ho pensato di farle una sorpresa e andare a casa sua. Sono entrato con la copia delle chiavi che aveva fatto fare per me e l'ho trovata in salotto, in un bagno di sangue. Per una decina di minuti sono rimasto a guardarla, senza sapere cosa fare, poi ho chiamato i soccorsi."

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